Codici Marche denuncia: vittoria contro le pratiche scorrette di Vodafone Italia
- Aprile 10, 2025
- Rassegna Stampa, Utenze
Pesaro Urbino, 7 aprile 2025 – L’associazione Codici Marche, Centro per i Diritti del Cittadino, celebra una nuova vittoria nella tutela dei consumatori, mettendo fine a una vicenda che ha visto una cittadina marchigiana vessata da Vodafone Italia SpA per mesi, nonostante reiterate richieste di chiarimento e intervento.
La storia, emblematica di pratiche scorrette da parte di grandi operatori telefonici, riguarda una signora residente nella provincia di Pesaro Urbino che, nell’autunno scorso, aveva deciso di esercitare il proprio diritto di recesso da un contratto di telefonia fissa e internet con Vodafone, passando a Poste Mobile Casa.
Fatture non dovute
Nonostante la portabilità fosse stata completata con successo, Vodafone ha continuato a emettere fatture non dovute, ignorando le comunicazioni della cliente e del figlio, che più volte avevano chiesto la cessazione delle pretese di pagamento. La situazione è degenerata quando la compagnia ha affidato la pratica a una società di recupero crediti, sommergendo la signora di solleciti e avvisi, aggravandone lo stress e la preoccupazione.
Richieste ignorate
“È inaccettabile che una cittadina, dopo aver esercitato un diritto garantito dalla legge, si ritrovi a subire mesi di pressione ingiustificata da parte di un colosso come Vodafone,” dichiara Massimo Guido Conte, segretario di Codici Marche. “Abbiamo assistito a un chiaro tentativo di ignorare le richieste della cliente e del suo delegato, un comportamento che vìola i principi di correttezza e buona fede contrattuale.”
Le diffide alla società
Codici Marche è intervenuta con determinazione, inviando diffide formali a Vodafone a partire da gennaio 2025 e sollecitando l’annullamento delle fatture, il rimborso di quanto erroneamente pagato e la cessazione di ogni azione di recupero crediti. Solo dopo mesi di insistenza, con una risposta datata 17 marzo 2025, Vodafone ha riconosciuto gli errori, stornando gli importi non dovuti e accreditando un rimborso parziale tramite bonifico bancario.
Rimborso e storno per il consumatore
“Questa vicenda dimostra quanto sia fondamentale il ruolo delle associazioni di consumatori,” aggiunge Conte. “La signora ha vissuto mesi di ansia, ricevendo risposte contraddittorie e vedendo le proprie segnalazioni cadere nel vuoto. Solo grazie alla nostra azione abbiamo costretto Vodafone a fare marcia indietro, ma resta il rammarico per il tempo e le energie che la cliente ha dovuto spendere per far valere i propri diritti.”
Indicazioni poco chiare per la disdetta
La documentazione raccolta evidenzia come Vodafone abbia inizialmente fornito informazioni confuse sulla necessità di una disdetta scritta, nonostante la migrazione a Poste Mobile Casa fosse già effettiva, e come abbia persistito con solleciti anche dopo le contestazioni formali di Codici Marche. Un atteggiamento che, secondo l’associazione, riflette una prassi diffusa tra alcuni operatori telefonici, volta a fare leva sulla vulnerabilità dei consumatori.
Tutelare i diritti
Codici Marche invita i cittadini a segnalare situazioni analoghe e si impegna a continuare la propria battaglia contro pratiche scorrette. “Non ci fermeremo qui,” conclude Massimo Guido Conte. “Segnaleremo all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ogni abuso che comprometta i diritti dei consumatori. La legge è chiara: il diritto di recesso non può trasformarsi in un calvario.”
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